Legge 58/2019 di conversione del “Decreto crescita”: importanti novità per le ristrutturazioni


Il 28 giugno è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale la legge n. 58/2019 di conversione del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 (“Decreto Crescita”) in materia di energia. Vengono introdotte importanti novità in materia di energia, tra le quali segnaliamo in particolare la possibilità per i contribuenti di optare, al posto delle normali detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica, per uno sconto (anticipato dal fornitore) sul corrispettivo dovuto per i lavori.

Con delibera n. 273/2019/R/efr, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ha approvato l’aggiornamento del regolamento per la registrazione delle transazioni bilaterali dei titoli di efficienza energetica.

Rispondendo al quesito posto da un contribuente, l’Agenzia delle entrate ha chiarito che un intervento di ristrutturazione edilizia con demolizione e successiva ricostruzione può beneficiare della detrazione per il risparmio energetico, anche se l’edificio ristrutturato presenta una sagoma diversa e volumetria inferiore rispetto al preesistente. Con la risposta ad un ulteriore quesito, l’Agenzia ha anche chiarito alcuni aspetti fiscali relativi alle modalità di fruizione delle detrazioni fiscali, nel caso in cui il proprietario di un appartamenteo decisa di sostenere le spese per interventi sulle parti comuni condominiali.

La Corte costituzionale, con sentenza n. 147/2019, ha bocciato diversi articoli della legge della Valle d’Aosta (Lr n. 3/2018), dal momento che nell’ordinamento regionale non era stato recepito il “provvedimento autorizzatorio unico regionale”, obbligatorio nei casi di procedimenti di Via di competenza della Regione. La Consulta, inoltre, con sentenza n. 148/2019 ha dichiarato illegittimo il divieto generalizzato di realizzazione di impianti idroelettrici, previsto dalla Lr del Friuli-Venezia Giulia 29 aprile 2015, n. 11.

Chiudiamo infine segnalando le novità provenienti dalle Regioni, in primis due importanti bandi sui sistemi di accumulo abbinati a impianti fotovoltaici. Sia la Lombardia che il Veneto, infatti, hanno quasi simultaneamente emanato delle misure che prevedono un contributo fino al 50% delle spese sostenute, per un importo massimo di 3.000 euro, per l’acquisto e l’installazione di sistemi di accumulo connessi a impianti fotovoltaici di potenza non superiore a 20 kW. La Regione Umbria, invece, stanzia complessivamente 4,5 milioni di euro per favorire – attraverso due avvisi pubblici – la realizzazione di impianti termici e/o cogenerativi a biomasse e per sostenere le aggregazioni tra produttori, utilizzatori e trasformatori di biomasse. Importante, infine, anche l’iniziativa del Lazio che prova a facilitare il rilascio da parte delle amministrazioni locali competenti, delle autorizzazioni relative agli impianti che producono biometano a partire da rifiuti non pericolosi, attualmente bloccate dall’incertezza normativa che caratterizza la questione dell'”end-of-waste”.